giovedì 12 dicembre 2013

Sono terrorizzati da un eventuale Euro crack o Euro uscita!

Si naviga a vista

L'uscita dall'Euro terrorizza chi ha più da perdere, da un eventuale e per nulla certo, ritorno alle valute nazionali!

Ovvero, finanzieri, banchieri, politici corrotti e tutti quegli pseudo economisti, che vengono giornalmente smentiti, che vedrebbero distrutto il loro presunto prestigio (montato ad arte), in quanto verrebbe dimostrata tutta la loro fallacità ed incapacità...

Non faccio nomi, ma in Italia abbiamo un ex presidente del consiglio, autodefinitosi statista, ed un attuale ministro che sono un ottimo esempio di fallacità e mediocrità!

I motivi della paura di un'eventuale disgregazione dell'attuale moneta non sono quelli descritti nell'articolo che posto sotto. A

Ma, arrivano per lo più dal fatto che le banche europoidi hanno le pance piene di titoli di Stato - espressi in Euro - tanto nostri che delle altre Nazioni.

A questo proposito, nessuno ci dice e ci ricorda che la Bce 1 presta, anzi sarebbe meglio dire regala soldi alle banche private al tasso dello 0.25%. Quindi gli stessi banchieri, ma anche i finanzieri, ci guadagnano un marasma di soldi.

In quanto prendono moneta 1 praticamente a costo zero e la riutilizzano comprando i titoli che le varie nazioni sono costrette ad emettere, non avendo più moneta propria.

Quindi speculano sia sugli interessi degli stessi che su quelli che guadagnano di notte parcheggiando i danari nei forzieri della Banca Centrale Europea...

Data l'equazione è normale che se uscissimo dall'Euro, i banchieri ed i finanzieri, si ritroverebbero con i titoli riemessi in nuova valuta e gestiti dalle banche centrali delle varie nazioni. Con il pericolo di svalutazione sugli utili...

Una perdita di Utile e ribadisco di Utile (non di danaro investito o capitali) non da poco, per loro ovviamente.

A chi non piacerebbe ingrassare sulla pelle degli altri?

E allora che fare? La scelta è stata quella di cominciare a gettare il panico sulla popolazione per lo più ignorante e disinteressata a tali meccanismi!

Alla fin fine della presunta e non accertabile catastrofe comincia a parlarne il quotidiano "xyz". Poi è seguito dal telegiornale "xyz".

Intanto arrivano, a dar man forte, i vari martellamenti da parte dei politicanti che hanno tutto da perdere 2 ed ovviamente nessuna intenzione di fare l'interesse del popolo.

Come se non bastasse, ecco le orde di banchieri che non hanno nessuna intenzione di vedere diminuire i propri utili a costo zero. Per loro (ovviamente) ed a costo altissimo per i cittadini che pagano...

E ciliegina sulla torta i vari e tanti sedicenti economisti, uno più smentito dai fatti dell'altro!

Il gioco è fatto! Panico e dubbio sono stati sapientemente instillati nelle menti dei più!

Ecco perché adesso cominciano con discorsi ed articoli a dir poco criminali in cui cianciano che l'uscita dalla moneta morta sarebbe una catastrofe.

Però, quasi rendendosi conto delle corbellerie che vanno raccontando, riportando in auge, al tempo stesso, le teorie del Keynes. Messe in soffitta da almeno un ventennio per far posto alle fallimentari ed attuali pratiche neo - liberiste.

A questo punto, va assolutamente ricordato che tanto i politici, gli scribacchini, i tegolai, i banchieri ed i sedicenti economisti che cianciano della presunta e non certa futura catastrofe (con riferimento al ritorno alle valute nazionali), che quella attuale, quella che viviamo ogni giorno sulla nostra carne cruda, l'hanno creata proprio loro!

Va anche ribadito che oltre che proporre sedicenti ricette a tutt'oggi fallimentari e creare panico criminale, non hanno idea o forse è meglio dire voglia di trovare una soluzione che rimetta la situazione in un ambito vivile per le popolazioni continentali.

Quindi a differenza di chi con l'Euro ha solo da guadagnarci e, sicuramente non sono i cittadini che fin ora ci hanno solo rimesso, ripeto e ricordo, che fior di premi Nobel, Keynesiani e Neo Liberisti - e non i tanto vituperati populisti - hanno dimostrato che la disgregazione monetaria, se ben gestita dalle varie Nazioni, sarebbe una soluzione ai tanti mali che proprio la moneta unica e la visione Germanocentrica hanno portato.

Probabilmente, seguire questa strada, sarebbe la soluzione più veloce e ragionevole - seppur non facile, andrebbe ben vigilata da politici capaci e da un popolo finalmente attento e partecipe - per riportare i Prodotti Interni Lordi delle Nazioni in crescita.

Per tornare dopo un periodo di assestamento - che è normale - al decremento della disoccupazione ed al produrre ricchezza per tutti.

Va da se che se aumentano i consumi interni (Prodotto Interno Lordo), aumenta la ricchezza del Paese e diminuisce il fabbisogno di approvvigionarsi di capitali (moneta) dall'estero...

Naturalmente, anzi molto probabilmente, un'uscita dall'Euro porterebbe anche alla cosa che questi soggetti assolutamente non vogliono:

"il ritorno alle democrazie ed ai diritti!"




1 - che noi, cittadini, paghiamo fin dal conio, ricordo che la BCE è una Banca privata e che l'Italia è terzo contributore per il mantenimento della stessa -

2 - sarebbero quanto meno costretti a far politica e non solo chiacchiere in televisione -


A Da "Il Sole 24 Ore": Quanto costa uscire dall'euro?

mercoledì 11 dicembre 2013

Fiducia numero?


Oggi, Napolitano, per bocca del suo soldatino, di latta, Letta chiede di nuovo la fiducia alle camere.

Ho letto le motivazioni del suo intervento e le ho, personalmente, trovate vuote di senso e stucchevoli.

Come al solito ha raccontato la solita litania che va avanti da 10 anni a questa parte:

"La ripresa è alle porte, la ricchezza arriverà e tra un po' dagli alberi scenderà miele, ci nutriremo con l'ambrosia e saremo tutti felici e contenti".

Onestamente una "storia" e delle dichiarazioni, lontane anni luce dalla realtà di un Paese morente ed oramai malato terminale!

A dire il vero questa favola, oramai diventata un incubo per la maggioranza dei cittadini Italiani, ha stancato.

Quindi va detto che, se per molti non ci fosse il mantenimento della oramai traballante poltrona e se si tornasse al voto - molti di loro resterebbero disoccupati - oggi il Governo Napolitano V° (un Berlusconi, un Monti e 3 Letta) non otterrebbe la fiducia e verrebbe chiamato e dichiarato il più che giusto "tutti a casa".

Purtroppo ed è oramai la norma, in Italia chi è nelle istituzioni ci sta per le pesanti prebende che prende. Senza contare i danari provenienti da favori e corruzione.

Certamente, chi è là, occupa quei posti (dei quali fino a pubblicazione della sentenza della Corte Costituzionale non deve rendere conto a nessuno se non ai loro capi banda) non per il bene del Paese che è stanco della litania che l'Europa è una cosa bella, ma come scritto su solo per i propri personali interessi.

Oramai è diventato "quasi" inutile ricordare che i fatti hanno dimostrato che l'Europa finanziaria o dei mercati, lo rimarco finanziaria e non continentale, e l'Euro hanno distrutto l'economia Nazionale e non solo.

Ma non ci dicevano che saremmo diventati tutti più ricchi e più felici?

All'oggi si sono arricchiti solo i politici, i banchieri ed i finanzieri (quelli che giocano con le nostre sorti in borsa), ovviamente a nostre spese...

Portandoci dall'essere il 7° Paese più industrializzato al mondo, eravamo i 3° in Europa dopo Germania e Francia, a Paese del 4° mondo, nelle statistiche dopo Nigeria e Ghana.

Dove suicidi, disoccupazione, perdita dei diritti, povertà e fame la fanno da padrone!

Ricordo a tal proposito che la popolazione Italiana è terzo contributore, dopo le già citate Germania e Francia, per il mantenimento dell'Europa - si legga la Banca privata Centrale Europea (BCE) - che ci impone diktat dittatoriali.

In due parole paghiamo, caro, per restare in un giro (vizioso) che ci sta uccidendo e distruggendo. Nonostante questo, come gli ingordi che non sono mai sazi, ci chiedono altri soldi!

In tutti i casi non preoccupiamoci.

Oggi il soldatino di latta, servo del Re binominato e sopratutto della Germania, otterrà la fiducia numero xxx da una manica di nominati lontani anni luce dai veri bisogni e disagi della popolazione.

Però, vale la pena rimarcarlo, questa ennesima immorale "fiducia" arriverà solo da un Parlamento "delegittimato" se non a livello legale e costituzionale, sicuramente in ambito morale ed etico.

Certamente non otterrà la più importante fiducia di una popolazione - la grande maggioranza - che è oramai allo stremo delle forze e anche della pazienza!



mercoledì 4 dicembre 2013

Il Porcellum è incostituzionale... Ora le domande che sorgono son molte...


Mi chiamo "Porcellum" e da oggi sono incostituzionale...


Considerata la sentenza della Corte Costituzionale che ha praticamente inficiato e reso illegittimo l'attuale sistema di voto - valido fino alla pubblicazione della sentenza stessa - mi chiedo:

1) Questo Parlamento ed i precedenti votati con tale sistema sono ancora legittimi?

2) Le due elezioni di Napolitano del 2006 e del 2013, avutesi con il "Porcellum", valido fino alla pubblicazione della sentenza ma da oggi incostituzionale, son valide?

Oppure abbiamo anche un Presidente della Repubblica incostituzionale?

3) I governi che si sono succeduti dal 2006 ad oggi (Prodi, Berlusconi, Monti e Letta compreso) sono Costituzionali?

4) I partiti rimasti fuori dal Parlamento e con essi i tanti che li hanno votati e che non hanno visto riconosciuta la validità del loro voto - causa la soglia di sbarramento introdotta con la legge in decadenza per vizio di incostituzionalità - hanno diritto di entrare nei Palazzi del Potere?

5) Le varie leggi liberticide ed anticostituzionali, prendo a caso il Salva Banche di Monti, la Riforma delle Pensioni che prende il nome di Fornero, la riforma del Lavoro sempre di Monti / Fornero e tante altre leggi sono ancora legittime e sopratutto Costituzionali?

6) La ratifica del Mes, del Fiscal Compact e le varie modifiche alla Carta, sempre dal 2006 in poi, sono Costituzionali?

Ovviamente le domande da porsi e da porre sono tante. In quanto in otto anni di danni i nostri nominati ne han fatti non pochi...

Comunque, nel caso di una risposta affermativa, ai quesiti posti sopra, il problema non viene a porsi.

In quanto, i nostri parlamentari pur essendo stati nominati con legge elettorale incostituzionale, avrebbero agito nell'ambito della legalità e della Costituzione(?)...

Su quest'ultimo pensiero mi sorge una nuova domanda:

Si può agire nell'ambito della Costituzione se si è nominati con una legge incostituzionale?

Non faccio il costituzionalista quindi non so rispondere... Da persona che usa il cervello dico di no... Ma è la mia misera e sola opinione!

Quindi attendo che i nostri "saggi" facciano uscire il nuovo coniglio (morto) dal cilindro (rotto)...

Che altro dire su questo punto?

Quasi nulla. E' solo giusto ricordare che Napolitano ha ed aveva avvertito ed esortato le Camere, dei nominati, del pericolo per tempo.

Effettivamente li aveva sollecitati più volte di cambiare la legge prima che la Corte, che ha fatto di tutto per non farlo - si veda la bocciatura dei referendum sullo stesso tema per presunti vizi di forma - si esprimesse.

Se poi sono una massa di incapaci la colpa è solo ed unicamente loro!

Per contro il vero problema si verrebbe a porre nel caso in cui dal 2006 ad oggi tutte queste riforme in quanto perpetrate da un Parlamento nominato con legge incostituzionale dovessero perdere di legittimità...

Sarebbe bello ritrovarsi tutto di botto il sistema pensionistico sociale pre - Fornero, riavere l'Articolo 18 dei lavoratori, riappropriarsi di tutti quei diritti distrutti dai quei partiti (si legga nominati) che votavano e votano le fiducie a gogò, ben sapendo che tanto non dovevano, fino ad oggi, rispondere delle loro malefatte a nessuno.

Avere l'annullamento dei vari trattati straccia Sovranità Nazionale a favore dei potentati di Bruxelles - Germania in testa...

Ammetto che quanto ho appena scritto sarebbe disastroso per una classe politica nominata, incapace e corrotta che al bene del proprio Paese e Popolo ha anteposto la Finanza e la perdita di sovranità pur di avere poltrone e danari.

Mentre sarebbe la giusta, anche se tardiva e minima ricompensa per una popolazione, la Nostra, che ha dovuto subire ogni sorta di angheria a causa di questa gente, effettivamente non eletta e delegata da nessuno!

Va anche detto che la Corte, causa incapacità dei nominati, è stata suo malgrado costretta ad aprire il vaso di Pandora...

Chiudo citando il vecchio proverbio che diceva:

"Chi è causa del suo mal pianga se stesso!"



Sull'Euro sì o no...


Noto, leggendo i giornali e guardando la tv, che l'eventualità, peraltro remota, di un referendum pro o contro Euro, fa paura ai poteri forti...

Infatti sono già partite le campagne di terrorizzazione di massa...

Sia i Banchieri che i Politici, di ogni razza e risma, sono partiti alla difesa della moneta morta. Prospettando scenari apocalittici per la popolazione, ad esempio: "Tassi di interesse a doppia cifra, aumento dei prezzi a dismisura, aumento della disoccupazione (come se adesso fosse in ribasso ed il lavoro ci fosse per tutti) ecc. ecc."

Prendo ad esempio i tassi sui mutui (tassi di interesse), visto che sono quelli che fanno più paura.

Mi par di ricordare che quando avevamo la Lira gli stessi non erano a doppia cifra e non ci sono mai arrivati.

Anzi mi ricordo che erano inferiori al 5 - 7% annuo e che la doppia cifra quella oltre il 10%, la si è raggiunta proprio con l'adozione dell'Euro...

Ma si sa, la memoria del popolino è sempre corta.

Poi se lo dice il banchiere, che ha tutto da guadagnarci mentendo conscio di mentire, in televisione per la maggior parte degli ascoltatori è verità rivelata.

Perder tempo ad andare a riguardarsi un po' di dati prima dell'introduzione dell'attuale moneta costa effettivamente troppa fatica! Equivarrebbe ad informarsi ed a usare il cervello!

In tutti i casi, sono convinto che un eventuale referendum (per chi lo teme, non si faccia venire dubbi, non ci sarà) sancirebbe la tenuta e permanenza della moneta che ci ha portato allo stato attuale.

Ci sono troppi media asserviti e troppi interessi di parte contro il popolo per avere eventuali pesi e contrappesi che potrebbero dare un idea chiara e giusta e quindi portare le persone a fare una scelta ponderata sugli eventuali pro o contro...

Alla peggio ci sarebbe una campagna, anzi c'è già e la sto brevemente descrivendo, messa su ad arte per portare il popolo a temere un'uscita dall'Euro!

Detto ciò, pur nella convinzione che l'Euro verrebbe mantenuto nostro malgrado, mi chiedo:

se la sola idea non fa paura anzi non terrorizza, come mai è già cominciata questa campagna terroristica a difesa di una moneta e di una finanza che in poco più di 10 anni dalla sua adozione ha creato solo danni e guai?

Altra cosa, come mai ci sono fasce della popolazione stessa che sono pronte a difenderla? Ignoranza? Paura? Convinzione che pur essendo una scelta disastrosa è l'unica perseguibile?

Le risposte che ad ora mi sovvengono sono simili: Interessi di parte!

E' ovvio che chi con l'Euro ci ha guadagnato e tanto, a scapito di tutti gli altri, voglia mantenere lo status quo e, quindi, tema un ritorno ad una valuta nazionale e con essa alle valute nazionali...

Su questo punto è molto probabile che l'uscita di una nazione, porterebbe un effetto domino verso tutte le altre che, a loro volta, tornerebbero alle loro valute precedenti o ne creerebbero delle nuove...

Certo sarebbe un salto nel buio, ma allo stato attuale, tolte le fantomatiche luci fulminate in fondo ai fantomatici tunnel, le differenze fra il mantenere una valtua estera gestita da privati ed una valuta statale gestita dallo e dagli Stati non sono accostabili...

A mio avviso, l'unica certezza è che la tenuta dell'Euro, così com'è oggi, vuol dire la fine economica e civile dei popoli, con una probabile se non conseguente rivolta armata (non è detto che parta in Italia, anzi lo ritengo improbabile).

Per contro, tornare ad una valuta propria potrebbe significare con le giuste politiche interne (ed estere) ridare una speranza ad una popolazione a mio avviso vicina al punto di non ritorno...



lunedì 25 novembre 2013

#25N Sulle giornate mondiali


Ogni giorno è un buon giorno per inventarsi una giornata mondiale...
Ogni giornata mondiale è una buona scusa per sciacquarsi la coscienza e non risolvere il dramma...


#25N Questa storia delle "giornate mondiali" non mi piace per nulla.

Mi viene di accostarle al 2 novembre, quando tutti si recano al cimitero per sciacquarsi la coscienza e tornare a dimenticarsi dei loro defunti per tutto il resto dell'anno...

Allo stesso modo funzionano, a mio avviso sia chiaro, le giornate mondiali.

Viene indetto, da qualche burocrate, un giorno in cui tutti diventano più buoni, più belli, più coscienti in base e funzione del tema scelto.

Un giorno in cui vengono sprecati fiumi di parole, piene di futuri incerti ed inutili, ma vuote di sostanza.

In modo che, passate le 24 ore ad esse dedicate, tutto resti come era fino al giorno prima e ci si possa preparare all'avvento (mondiale) prossimo venturo.

Lasciando che la tragedia declamata nel tema scelto resti immutata per il resto del tempo.

In modo che la stessa trita e ritrita tiritera continui, senza mai veramente e volutamente trovare il nodo del problema…

In tutti i casi, qualunque sia la questione quella in oggetto oggi è l'abuso sulle donne, il nodo non è l'indire ed il celebrare una giornata del ricordo.

Che, per altro, serve solo da passerella ai soliti (idioti) noti, i quali indossano il fiocchetto rosso sul bavero della giacca, per garantirsi pubblicità mediatica e per far credere ai più che la stessa interessi (loro) qualche cosa.

Di certo le parole, vuote, enunciate non sono la soluzione. Una giornata del ricordo non è la soluzione.

La soluzione è, invece, una lotta continua e giornaliera tanto culturale che legale.

Solo la certezza del diritto e della pena e l’acculturazione delle genti possono far sì che le cose cambino realmente.

Ove per culturale si intende un cambiamento della coscienza di genere con in cima il rispetto per i sessi e per se stessi.

In quanto è dimostrato che gli abusi nascono proprio dalla scarsa autostima dell’abusante, che per sentirsi forte ha bisogno di usare la brutalità nei confronti dell’altro/a.

Si risolvono con l’accettazione del fatto che le differenze ci sono e sono patrimonio di chiunque.

Accettando e capendo che non esiste un genere dominante, come invece viene indicato dalle tre religioni più conosciute e retrograde.

Legale invece vuol dire il cominciare a far rispettare le leggi per tutti e non solo per i poveri. Purtroppo i ricchi sono sempre al riparo di tutto.

Condannando chi abusa in modo da dare giustizia, ove essa possa mai esistere, all’abusato.

Quindi il dire oggi è la giornata mondiale del… non serve proprio a nulla.

Se non, come ho già scritto, a far sì che tutto rimanga come era ieri in attesa che arrivi la prossima giornata mondiale di domani…




martedì 8 ottobre 2013

SUL MESSAGGIO DEL RE - Le cambiali si pagano!

La cambiale l'ha firmata e l'hanno firmata loro. Il conto, salatissimo, lo paga la popolazione

Re Butan Giorgio II° vassallo dell'imperatrice dell'Impero Alemanno - Italico (o sarà Italico - Alemanno, per una questione di sonorità?), oggi dopo che non l'aveva mai fatto, ha mandato un messaggio scritto alle due Camere. Qui

Come immaginabile, il lungo papiro è stato letto dalle bocche gaudenti e pendenti dei due presidenti(cchi) delle aule...

Naturalmente se lo sarebbe potuto risparmiare. Ma, come ogni Re, sentiva il bisogno dell'applauso dei suoi servi, che puntualmente è arrivato, oltreché di ribadire che le cambiali prima o poi vanno saldate.

Ma cosa c'era in sintesi nel messaggio?

Semplice. Dare il salvacondotto tombale al Nano pregiudicato...

Effettivamente doveva e deve ancora pagare dazio per la pagliacciata della (finta) sfiducia al Governo di Servi(zio) fintamente presieduto dal nipote fantoccio...

Quindi la situazione sovraffollamento carceri è stata una buona scusa, per far finta che Lui [il re] abbia a cuore di risolvere un annoso problema di tutti.

Però, l'ovvio pensiero che tale missiva sia arrivata per salvarne realmente uno solo è forte.

In ogni caso, preme sul parlamento (di nominati e non eletti) affinché lavorino su una nuova amnistia o su un altrettanto nuovo indulto.

Silvio, che è in credito, ovviamente ringrazia...

Come in ogni buona farsa che si rispetti, i due Partiti senza dignità e senza cefalo (uno lo sta quasi per perdere, causa decadenza ed interdizione) - Pdl e Pd (per gli amici ed i nemici) - hanno gioiosamente applaudito alle sue parole, così meravigliosamente declamate...

Considerato tutto, mi vien quasi da piangere per la commozione.

Abbiamo veramente un "grande" Re! Il suo gran cuore non ha confini...

Con la scusa che tutto il mondo ci prende per il culo e intanto ci compra a prezzi di stra - saldo, il Prodotto Interno Lordo crolla, il carrello della spesa ed il lavoro scompaiono ogni giorno di più, trova sempre la maniera ed il modo per salvare chi per due volte lo ha messo là in maniera pressoché indecente!

Giustamente salvarne uno vien prima di tutto il resto!

Glielo chiede la "cambiale" che ha firmato e che Noi paghiamo!


Simone



mercoledì 2 ottobre 2013

Un voto per la stabilità! della Poltrona (però)...



L'imperatrice ordina la stabilità. Il [servi] nipote e gli altri eseguono...


Parlare di quanto è accaduto oggi, in riferimento alla scontata fiducia al "governo" di servi[zio], dicendo che lo hanno fatto per il bene del Paese è squallido anche per i nostri parlamentari.

O, forse sarebbe meglio chiamarli col loro giusto nome e quindi vassalli?

In tutti i casi ho scritto fiducia scontata, in quanto gli ordini dall'alto - Berlino e Bruxelles - sono partiti già da domenica, ed i nostri, da bravi vassalli, non potevano far altro che obbedire!

Quanto sarebbe bello se almeno avessero il buon gusto di tacere!

Non sarebbero perdonabili in nessun caso, ma, quanto meno si potrebbe fare finta (molto finta) di capirli...

Sono dei poveri mentecatti, alla fine, che devono subire gli ordini dei loro padroni e che ributtano le loro incapacità e frustrazioni su una popolazione allo stremo e sopratutto alla tenuta di una comoda poltrona!

In questo momento mi vengono in mente quelle in pelle umana (nostra) di Fantozziana memoria.

Ma, è ovvio, come scrivevo su, che il gusto di tacere non l'hanno ora, non l'avevano prima e non l'avranno mai.

Nascondersi dietro parole vuote, ed insignificanti per imbonire e rimbambire le platee è l'unica cosa che sono capaci di fare, per portare avanti le loro porcate e porcherie!

A prescindere che oramai è più che dimostrato che, la tanto cantata e voluta stabilità a tutti i costi è inversamente proporzionale al benessere del Paese tutto.

Tanto è vero che più il "governo" servo si stabilizza, più la Colonia Italia, diventa insignificante Colonietta.

Il costante crollo del prodotto interno lordo (P.I.L.) e l'aumento della disoccupazione sono solo due dei tantissimi - oramai fin troppo piccoli, considerando l'ordine di grandezza dei disastri che hanno e che stanno combinando - indicatori delle tragedie, che per colpa e sopratutto causa loro, affliggono e tengono in ostaggio il Paese e la popolazione tutta.

Pensando alla parola ostaggio, mi viene in mente una cittadinanza preda della famigerata sindrome di Stoccolma. Ove il prigioniero si identifica e quasi ama il suo carceriere...

Altro che ripresa, altro che stabilità, altro che luce in fondo al tunnel che non finisce più... Probabilmente ancora aprono l'uscita della famosa galleria...

Qui l'unica ripresa che si vede è quella del costante aumento delle prese per i fondelli nei confronti dei cittadini e delle tasse!

Ma dire che la farsa, la presa per i fondelli, la tragedia ecc. che è accaduta oggi è stata fatta per il bene ed il benessere del nostro popolo, o come va di moda degli Italiani, è veramente troppo.

Se il governo fosse caduto, forse molto forse si sarebbe tornati al voto...

Non sarebbe servito come al solito a nulla, tanto il popolo decide una cosa, loro sotto gli ordini dell'Imperatrice ne fanno puntualmente un'altra...

L'unica cosa che forse sarebbe cambiata è che ci sarebbe stata una nuova flotta di neo Fini, Di Pietro ed altri fuori dalle aule parlamentari...

Forse, ma oramai rimarrà solo nella fantasia dei più, questa sarebbe stata l'unica vittoria di un Popolo che ha oramai perso ogni motivo di dignità nazionale e non.



Simone




lunedì 9 settembre 2013

SISTEMA ITALIA - Denunci il malaffare e l'insicurezza aziendale? Ti licenziano e sei lasciato solo da tutti...

La dignità, la lotta, il coraggio hanno sempre un prezzo: "La solitudine"

L'Ilva sorretta dal salvatore dei Riva, l'uomo del governo di servi[-zio] Bondi, ha licenziato un suo operaio che si "ostinava" a denunciare la sistematica carenza di sicurezza ed il malaffare che in essa, nonostante gli accadimenti passati e presenti, imperversa.

Naturalmente si tratta di modi di fare e di accadimenti dei quali c'è poco da stupirsi. Ci siamo abituati.

Alla fin fine, non è ne' il primo ne' l'ultimo caso... Sergio, il capostipite, docet... I sindacati, vili e prezzolati, insegnano...

Non ti adegui? Prevale la legge del più forte!

Questo è e si chiama "sistema Italia". Un modo di fare, meschino, dittatoriale e vile.

Gaudamente, benedetto dall'Europa finanziaria e non continentale (son due cose diverse), da Re ButanGiorgio II° e dal Servi(-zio) nipote. Ministri e nominati compresi...

Se denunci la paghi! Se lotti, per i tuoi diritti e per converso quelli di tutti, la paghi!

Se cerchi di far venire a galla la merda, che c'è nel sistema aziendale Italiano [indipendentemente dalle dimensioni delle stesse], la paghi...

Resti solo ed abbandonato!

Al massimo partono due letterine colme di sottolineature e grassetti dai sindacati - venduti e troppo impegnati ad ingozzarsi per lottare- ove denunciano la loro (finta) indignazione e, tutto finisce là...

In tutti i casi, è meglio pagarla e continuare a lottare da soli, piuttosto che non avere neanche più il coraggio di guardarsi allo specchio, ogni mattina...

Piuttosto, che far finta di nulla e vendere la dignità personale e quella dei tuoi colleghi per un tozzo di pane avvelenato...

Quello che mi spiace è che ci sono tanti "invisibili", come la persona citata nell'articolo de "Il Fatto Quotidiano" - che è al momento l'unico giornale che riporta la notizia - ci provano, lottano, pagano sulla loro pelle l'indifferenza altrui e restano soli ed isolati da tutti...

Ma oltre che dell'Italia, di ieri e di oggi, è la storia di questo mondo alla rovescia...

Se non ti adegui sei una persona da isolare! Sei una persona da mettere all'angolo...

Sei una "mela marcia" che può infettare l'intera pianta di privazioni dei diritti e di malaffare!

Eh sì, non c'è niente da fare! La dignità ha un prezzo, salato e doloroso...

In Italia se vuoi mantenerla devi fare i conti con la disoccupazione, l'isolamento e tutto ciò che essa comporta...

Come ho detto all'inizio questo è il "sistema Italia" che piace ai più...

Che piace a quelli che pur di non toccare lo status quo, si girano dalla parte opposta, oppure odorano la merda degli altri [Stati], senza rendersi conto che quella che sovrasta noi, puzza molto ma molto di più...


Simone



mercoledì 3 luglio 2013

MA IL PARLAMENTO SERVE ANCORA?

Il Parlamento non può porre il veto sull'acquisto dei mezzi da difesa! Così ha deciso il "Consiglio supremo di difesa" presieduto dal "Re"


Non so se quanto deciso dal "Consiglio supremo di difesa" sia costituzionale o meno. Sinceramente arrivati a questo punto nemmeno mi interessa più.

La Costituzione oramai ha valore, quando ne ha e quando viene fatta rispettare, solo per proteggere quelli che più hanno contro la moltitudine che perde diritti.

Quindi, continuo a chiedermi ed a chiedere, che valore effettivo ha più la nostra Carta e nel caso in oggetto il "nostro" Parlamento?

In ogni caso, se quanto deciso da questo "Consiglio" presieduto dall'intoccabile, non criticabile, non eludibile, (sopratutto) non registrabile e non accusabile, Re d'Italia (guai a nominarlo pena denuncia per eversione), a cosa serve più il Parlamento che ha di fatto da anni perso ogni sua sovranità e funzione?

Visto che, oramai, la Sua effettiva utilità è volta solo a pagare mega quanto inutili stipendi a persone nemmeno elette (i parlamentari sono nominati dalle segreterie di partito) che, per la maggior parte, non hanno "sgobbato" un'ora in vita propria e la cui unica funzione è [diventata] quella di ratificare decisioni giunte dall'alto senza nessuna possibilità tanto di replica quanto di opposizione(?) alle stesse.

Decisamente all'oggi quello del voto è diventato l'esercizio intellettuale più inutile della Storia del nostro Paese e forse del mondo...

Almeno, una volta, apponendo la crocetta, si aveva l'impressione di delegare un qualcuno che svolgesse tali funzioni per i "nostri" interessi.

Inutilmente è vero, ma almeno la speranza la si aveva.

Ora ci hanno tolto anche quella...

In quanto il Parlamento non è più [ai fatti] ente legislativo e decisionale, ma mero ente di ratifica di decisioni altrui...

Intanto, cambiando continente, Morsi si tien ben stetto ed incollato alla poltrona adducendo come motivazione che è stato "democraticamente" eletto dal popolo...

Quello stesso popolo, che oggi ad un anno dalla sua ascesa al potere, lo vuole altrettanto democraticamente cacciare manifestando nelle piazze.

Strano che la "democrazia" - secondo loro - valga solo quando i potenti di turno hanno bisogno del popolo per arrivare al potere e non quando lo stesso (o la sua maggioranza) chiede a gran voce che se ne vadano...

Cambiano le genti, cambiano i continenti ma alla fine tutto il mondo è Paese...


Simone



venerdì 28 giugno 2013

Punti di vista e strategie

«Historia vero testis temporum, lux veritatis, vita memoriae, magistra vitae, nuntia vetustatis»


Ok, parliamo dei 3 sindacati corrotti e venduti.. Quindi nulla di particolare o di nuovo.

Ma, nessuno ha mai spiegato loro che in "guerra" ad una azione corrisponde una controreazione?

E' naturale che nella Nazione dove l'antilotta ed il lassismo sindacale la fanno da padrone, chi ha le leve del potere ed i cordoni della borsa, agisca attaccando sotto la cintura per creare dissapori e rotture tra gli operai...

Strategia esige, che questi (i delegati di Fiom / Cgil, Cisl e Uil) si ricompattino loro stessi e tengano alto l'umore della truppa (gli operai presi tra incudine e martello o per render meglio l'idea tra palle e culo) e continuino a lottare per ottenere che l'azienda in oggetto (la indesit nel caso odierno) o tante se non tutte le altre, cedano alle loro richieste...

Come esige, sempre la strategia, che se l'azienda risponde sotto la cintola, non ci si impaurisca e si gridi al lupo, oppure ci si pari dietro al quanto son cattivi, ma, si continui a lottare fino a vittoria o quanto meno accordi avuti ed ottenuti...

Ovviamente sono strategie valide solo se c'è da parte dei delegati, che nel mio esempio avrebbero la funzione di generali, l'intenzione e la voglia di lottare e financo provare a vincerla la guerra contro gli esuberi, i licenziamenti e la delocalizzazione aziendale...

Mai dimentichi e va tenuto di buon conto che in ogni guerra c'è il cosiddetto rischio...

Ma, tra l'andare a spasso dopo aver combattuto e l'esser licenziato senza combattere o solo facendo finta, preferisco di gran lunga la prima!

Anche perché va a finire che lottando gli operai corrano il "rischio" non solo di mantenere il posto di lavoro, non solo di riappropriarsi di tutti i diritti, ma anche di creare un effetto a valanga...

Certo, tutti questi fatti sono validi se c'è intenzione di arrivare ad ottenere qualcosa...

Se invece si entra in guerra (si sciopera), e da quello che ho letto nell'articolo a me così sembra il fare dei tre sindacati, con l'intenzione di far solo finta di andare contro per poi arrendersi alla prima problematica in modo da poter dire: «Ci abbiamo provato ma loro sono più forti, quindi che possiamo farci, il Governo1 non ci aiuta (sempre gli altri li devono aiutare)», allora il discorso dei tre delinquenti (io li vedo così) è più che valido...

Poi naturalmente ognuno vede le cose come meglio crede... Son punti di vista alla fine...


1 Non li ho vissuti, ma la storia mi insegna che quando ci furono le lotte sindacali degli anni '60 e '70, ovvero quando i lavoratori ottennero i sacrosanti diritti per il loro presente e per le generazioni future (la nostra), il Governo (ma anche il Parlamento) era, allora come oggi, dalla parte di tutti (gli altri) tranne che dalla loro o di quella degli studenti e dei lavoratori che dicevano "No" allo schiavismo imperante!

Allora cosa è cambiato? Nella visione Governativa nulla! In quella Sindacale si è passati da associazioni che lottavano al fianco degli ultimi (i lavoratori), ad associazioni di passacarte soggette al potente di turno...

Simone


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