lunedì 25 novembre 2013

#25N Sulle giornate mondiali


Ogni giorno è un buon giorno per inventarsi una giornata mondiale...
Ogni giornata mondiale è una buona scusa per sciacquarsi la coscienza e non risolvere il dramma...


#25N Questa storia delle "giornate mondiali" non mi piace per nulla.

Mi viene di accostarle al 2 novembre, quando tutti si recano al cimitero per sciacquarsi la coscienza e tornare a dimenticarsi dei loro defunti per tutto il resto dell'anno...

Allo stesso modo funzionano, a mio avviso sia chiaro, le giornate mondiali.

Viene indetto, da qualche burocrate, un giorno in cui tutti diventano più buoni, più belli, più coscienti in base e funzione del tema scelto.

Un giorno in cui vengono sprecati fiumi di parole, piene di futuri incerti ed inutili, ma vuote di sostanza.

In modo che, passate le 24 ore ad esse dedicate, tutto resti come era fino al giorno prima e ci si possa preparare all'avvento (mondiale) prossimo venturo.

Lasciando che la tragedia declamata nel tema scelto resti immutata per il resto del tempo.

In modo che la stessa trita e ritrita tiritera continui, senza mai veramente e volutamente trovare il nodo del problema…

In tutti i casi, qualunque sia la questione quella in oggetto oggi è l'abuso sulle donne, il nodo non è l'indire ed il celebrare una giornata del ricordo.

Che, per altro, serve solo da passerella ai soliti (idioti) noti, i quali indossano il fiocchetto rosso sul bavero della giacca, per garantirsi pubblicità mediatica e per far credere ai più che la stessa interessi (loro) qualche cosa.

Di certo le parole, vuote, enunciate non sono la soluzione. Una giornata del ricordo non è la soluzione.

La soluzione è, invece, una lotta continua e giornaliera tanto culturale che legale.

Solo la certezza del diritto e della pena e l’acculturazione delle genti possono far sì che le cose cambino realmente.

Ove per culturale si intende un cambiamento della coscienza di genere con in cima il rispetto per i sessi e per se stessi.

In quanto è dimostrato che gli abusi nascono proprio dalla scarsa autostima dell’abusante, che per sentirsi forte ha bisogno di usare la brutalità nei confronti dell’altro/a.

Si risolvono con l’accettazione del fatto che le differenze ci sono e sono patrimonio di chiunque.

Accettando e capendo che non esiste un genere dominante, come invece viene indicato dalle tre religioni più conosciute e retrograde.

Legale invece vuol dire il cominciare a far rispettare le leggi per tutti e non solo per i poveri. Purtroppo i ricchi sono sempre al riparo di tutto.

Condannando chi abusa in modo da dare giustizia, ove essa possa mai esistere, all’abusato.

Quindi il dire oggi è la giornata mondiale del… non serve proprio a nulla.

Se non, come ho già scritto, a far sì che tutto rimanga come era ieri in attesa che arrivi la prossima giornata mondiale di domani…




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