mercoledì 25 aprile 2012

25 APRILE 2012 - 25 SUICIDI DA RICORDARE E NON DIMENTICARE

E’ dura alzarsi ogni mattina con l’amaro in bocca, consapevoli che non si ha presente e non si può costruire un futuro! E’ dura ogni mattina trovare le forze per dire Ok andiamo avanti, la situazione non solo può ma deve cambiare! Voglio cambiare il mio presente e costruirmi il mio futuro per quanto all’oggi è impossibile e non vedo vie di uscita! Ma si chiama vivere, si chiama affrontare il problema ed i problemi!
Questa è la situazione in Italia oggi!
Che tu sia “giovane”, meno “giovane”, disoccupato, precario, lavoratore, esodato, vecchio o chicchessia, lo stato attuale è questo!
E’ dura ogni giorno sentire editti (bulgari) e pubblicitari, dai nostri governanti, tipo: “ce la faremo (ovvero ce la farete voi, in quanto noi stiamo con il didietro al caldo)!
E’ dura sentirsi dire l’austerity serve (per voi, in quanto noi non sappiamo cosa sia)!
E’ dura sentirsi presi costantemente per i fondelli, quando loro i nostri governanti a qualsiasi livello fanno la bella vita e ne combinano una peggio dell’altra!”
E’ dura per chi è giovane e deve fare l’ingresso al lavoro non vedere un presente ed un futuro!
E’ dura per chi un lavoro ce l’ha, ma non sa cosa gli prospetta il domani e si domanda ogni mattina ed ogni sera ma domani il futuro l'ho!?
E’ dura per chi è precario che sa che domani un futuro non l’ha proprio!
E’ dura per un padre di famiglia pensare il mio presente è questo ma non so cosa mi aspetta domani! E’ dura per lui pensare che i figli non hanno ne’ presente ne’ futuro!
Tutto questo è duro, fino a che qualcosa definitivamente non si spezza come è accaduto a quelle 25 persone a ieri (25 padri di famiglia italiani) che da nord a sud da Gennaio si son tolte la vita!
Loro ad un certo punto hanno perso non solo il presente, non solo il futuro, ma anche la voglia di reagire! La voglia di vivere! Hanno preferito farla finita!
Il late motive portante è sempre solo uno: “Il mio presente non c’è più il mio futuro non esiste”!
Oggi è il 25 aprile in Italia è un giorno importantissimo, un giorno di memoria, un giorno infangato e sporcato da queste 25 vite andate perdute, 25 padri di famiglia che non ci sono più!
25 persone che rappresentano più di ogni altra cosa lo stato attuale di questa Nazione e di chi la abita!
25 persone che hanno perso il coraggio di combattere, di alzarsi la mattina con l’amaro in bocca ma con la speranza di cambiare la situazione!
Speranza che gli è stata tolta dai nostri governanti incapaci ed insensibili! In quanto loro le difficoltà reali della gente e delle persone non sanno e non immaginano nemmeno cosa sia!
Quella speranza che gli è stata tolta da tutti noi! Che gli è stata tolta dalla nostra indifferenza!
Passato il primo attimo di indignazione e di sofferenza torniamo tutti nel nostro piccolo, dicendoci tanto a me non toccherà mai! Giusto, vero e comprensibile!
Ma quanti “Tanto a me non toccherà mai” dobbiamo ancora leggere e vedere per domandarci dove stiamo andando e se anche una sola vita vale quello che ci stiamo e ci stanno e ci stiamo facendo?
Oggi è un 25 aprile amaro per molti se non per tutti!
E’ un 25 aprile dove la liberazione dell’Italia dalla dittatura è solo un lontano ricordo!
E’ un 25 aprile dove si è perso il senso della Nazione e di quella Unità che nel 1945 mise la prima e fondamentale pietra per quella che è oggi la Repubblica Italiana!
E’ un 25 aprile dove la resistenza non c’è più! Dove si vive al passato pensando al probabile quanto sognato e agognato futuro (che in molti casi diventa incubo) senza passare per l'oggi!
Cercando in tutti i modi di non affrontare il presente affinché il già citato futuro non sia solo un sogno ma una forte realtà!

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