mercoledì 21 novembre 2012

"LA REPUBBLICA" CENSURA? - Io dico No! La libertà di parola e di pensiero sono sacrosante!

Se c'è una cosa che mi indispettisce, è la censura!

Si può non essere concordi con chicchessia. Si possono avere pareri diametralmente opposti, può darsi che si dicano e si sentano un mare di corbellerie, ma la cancellazione e la censura proprio no!

Nessun paese civile o che voglia definirsi tale dovrebbe adottare un tale modo di fare!

Quando si censura, si tronca il diritto di parola. Il diritto di dire qualcosa che può anche essere scomodo!

Si stupra la libertà, la si uccide!

Quando manca l'essere liberi manca tutto!

Ieri lo ha fatto la Repubblica riguardo ad un articolo di Piergiorgio Oddifreddi, ivi pubblicato, riguardante i fatti Israelo - Palestinesi!

Come spiega egli stesso, nella sua ultima pubblicazione sulla testata che lo ospitava, probabilmente la censura è scattata perchè ci sono state forti pressioni dall'alto!

Capisco che l'articolo era, forse, un po' forte, anche se i riferimenti storici a mio avviso sono più che calzanti, ma qui siamo in Italia, non in Israele.

Qui fino a ieri vigeva la libertà di parola e di pensiero! Per quanto scomoda e scomodo esse possano essere!

La censura è l'arma più forte adottata dai regimi dittatoriali!
E' la privazione di tutte le libertà!

Togliere il diritto di parola è la cosa peggiore che un essere umano possa fare ad un suo simile!

Va detto che purtroppo in Italia non siamo nuovi a questa forma di limitazione!

Lo stesso Berlusconi nel 2001, con il cosiddetto editto Bulgaro, tacitò giornalisti del calibro di Enzo Biagi e Michele Santoro, solo per citarne due, perché affermavano realtà e verità a lui sgradite!

Molti tra cui io stesso, speravamo che questa squallida cultura fosse solo un lontano ricordo! Purtroppo non è così!

Nel nostro Paese, la cultura del "Pensiero diverso", del "Pensiero fuori dagli ordinari canoni" non riesce ad attecchire!

Giustamente è molto più facile cancellare, cercare di bloccare, voler zittire che raffrontarsi con chi non la pensa come "chi è al potere" vuole che la massa Pensi!

Simone


Di seguito un video che dimostra come gli oligarchi israeliti fomentano le masse contro i Palestinesi e l'articolo integrale cancellato da "La Repubblica" di Piergiorgio Oddifreddi:



Dieci volte peggio dei nazisti (18)

Uno dei crimini più efferati dell’occupazione nazista in Italia fu la strage delle Fosse Ardeatine. Il 24 maggio 1944 i tedeschi “giustiziarono”, secondo il loro rudimentale concetto di giustizia, 335 italiani in rappresaglia per l’attentato di via Rasella compiuto dalla resistenza partigiana il 23 maggio, nel quale avevano perso la vita 32 militari delle truppe di occupazione. A istituire la versione moderna della “legge del taglione”, che sostituiva la proporzione uno a uno del motto “occhio per occhio, dente per dente” con una proporzione di dieci a uno, fu Hitler in persona.

Il feldmaresciallo Albert Kesselring trasmise l’ordine a Herbert Kappler, l’ufficiale delle SS che si era già messo in luce l’anno prima, nell’ottobre del 1943, con il rastrellamento del ghetto di Roma. E quest’ultimo lo eseguì con un eccesso di zelo, aggiungendo di sua sponte 15 vittime al numero di 320 stabilito dal Fuehrer. Dopo la guerra Kesselring fu condannato a morte per l’eccidio, ma la pena fu commutata in ergastolo e scontata fino al 1952, quando il detenuto fu scarcerato per “motivi di salute” (tra virgolette, perché sopravvisse altri otto anni). Anche Kappler e il suo aiutante Erich Priebke furono condannati all’ergastolo. Il primo riuscì a evadere nel 1977, e morì pochi mesi dopo in Germania. Il secondo, catturato ed estradato solo nel 1995 in Argentina, è tuttora detenuto in semilibertà a Roma, nonostante sia ormai quasi centenario.

In questi giorni si sta compiendo in Israele l’ennesima replica della logica nazista delle Fosse Ardeatine. Con la scusa di contrastare gli “atti terroristici” della resistenza palestinese contro gli occupanti israeliani, il governo Netanyahu sta bombardando la striscia di Gaza e si appresta a invaderla con decine di migliaia di truppe. Il che d’altronde aveva già minacciato e deciso di fare a freddo, per punire l’Autorità Nazionale Palestinese di un crimine terribile: aver chiesto alle Nazioni Unite di esservi ammessa come membro osservatore! Cosa succederà durante l’invasione, è facilmente prevedibile. Durante l’operazione Piombo Fuso di fine 2008 e inizio 2009, infatti, compiuta con le stesse scuse e gli stessi fini, sono stati uccisi almeno 1400 palestinesi, secondo il rapporto delle Nazioni Unite, a fronte dei 15 morti israeliani provocati in otto anni (!) dai razzi di Hamas. Un rapporto di circa 241 cento a uno, dunque: dieci volte superiore a quello della strage delle Fosse Ardeatine. Naturalmente, l’eccidio di quattro anni fa non è che uno dei tanti perpetrati dal governo e dall’esercito di occupazione israeliani nei territori palestinesi.

Ma a far condannare all’ergastolo Kesserling, Kappler e Priebke ne è bastato uno solo, e molto meno efferato: a quando dunque un tribunale internazionale per processare e condannare anche Netanyahu e i suoi generali?

Piergiorgio Odifreddi

Da "Il Fatto Quotidiano"Repubblica cancella il post di Odifreddi su Israele. Lui lascia: “Meglio fermarsi”

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