sabato 12 gennaio 2013

Sulla possibilità del reddito minimo garantito nel nostro Paese


Vedere questo video mi ha messo tristezza.

La fiducia degli Italiani verso noi Italiani lascia proprio a desiderare.

C'è anche da dire che uno dei più grandi fallimenti storici e fattuali dell'Unità d'Italia è proprio quella di non aver mai creato un popolo coeso...

Al più noi siamo regionalistici se non addirittura Paesani (scritto in senso largo).

Profetiche furono le parole di Giuseppe Garibaldi a Re Vittorio Emanuele quando disse: "Abbiamo fatto l'Italia, ora dobbiamo fare gli Italiani"...

Certo l'argomento è spinoso, si parla del reddito minimo garantito proposto da un redivivo "Groucho Marx" da estendere a tutti quei Paesi che non lo hanno per evitare e sedare eventuali, quanto forse oramai certe, rivolte...

Personalmente, almeno dalla parte degli astanti, mi sarei aspettato una presa di posizione più coesa e sopratutto aperta.
In ogni caso diametralmelmente opposta da quella rigida e sopratutto solita presa dai nostri "bravi" (da notare le virgolette) policanti...

Invece da quanto si evince dal video anche se alcuni sono possibilisti, la risposta che viene maggiormente in evidenza è che la gente se ne approfitterebbe...
Come a dire siamo tutti ladri, anzi meglio sono, quindi non diamogli possibilità di potersene avvantaggiare...

Adesso mi domando questo, ma dare a qualcuno, con una buona legge e forse ogni tanto anche in Italia potrebbe uscire, la possibilità di potersi sostentare e poter cercare lavoro con maggiore serenità, in quanto il reddito minimo garantito non andrebbe a sostituirsi alla ricerca dello stesso - ma qui torniamo alla buona legislazione - sollevando le famiglie di tutti Noi (e non gli) Italiani da una situazione oramai insostenibile sarebbe così disdicevole?

Sarebbe così infamante permettere a chi è in cerca di prima occupazione (tendenzialmente i giovani) o chi ha perso l'occupazione per i più svariati motivi (tendenzialmente i cosiddetti meno giovani ovvero quelli che hanno dai 35 e un giorno in su) dire ti aiutiamo a sostenerti ed a gravare meno sulla tua famiglia?

Non nego che casi di profittazione potrebbero uscire, è innegabile, ma se si pensa che tutti sono e siamo ladri, non usciremo mai dalla melma in cui i nostri politicanti - che guarda caso con le loro leggi ad politicum hanno, vedi vitalizi, vedi indennità di buona uscita, vedi mega stipendi mensili - ci hanno portato.

Il reddito minimo garantito che è presente in tanti paesi del mondo occidentale e civile, non è una sconfitta.

E' per contro, segno di uno Stato forte che pensa alla propria popolazione e non solo a se stesso (o a salvare le banche private)...

In quanto ad oggi abbiamo avuto una politica antisociale che ci ha solo vessato con le tasse, tolto il lavoro e ci sta a mano a mano negando e togliendo ogni diritto possibile ed immaginabile!

Simone....

1 commento:

  1. Il video ripropone il mantra del welfare come spreco di soldi pubblici, motivo di pigrizia di eventuali percettori che, vistisi sostenuti nelle loro necessità minime, diventerebbero choosy!
    Non esiste in Italia, del resto, una concezione della qualità del lavoro, del fatto che un reddito minimo spingerebbe i datori di lavoro ad offrire salari più alti e i disoccupati ad essere meno ricattabili!
    Rendere il lavoro in un paese come il nostro più costoso, aumentare la sua qualità e fare in modo che non si punti verso prodotti semplificati, ma verso prodotti ad alto valore aggiunto è quasi una bestemmia!
    Che la disoccupazione gravi comunque sulla società e sulle famiglie non porta nessuno a rendere il diritto ad un reddito di cittadinanza un compito dello stato!
    Nell'articolo di contropiano si parla di natura previdenziale del salario minimo, vale a dire che deve essere pagato dai soli contributi, quando invece è chiaro che dovrebbe diventare compito di una generale politica redistributiva della fiscalità in generale!
    Sempre belli i tuoi articoli!

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