mercoledì 4 dicembre 2013

Il Porcellum è incostituzionale... Ora le domande che sorgono son molte...


Mi chiamo "Porcellum" e da oggi sono incostituzionale...


Considerata la sentenza della Corte Costituzionale che ha praticamente inficiato e reso illegittimo l'attuale sistema di voto - valido fino alla pubblicazione della sentenza stessa - mi chiedo:

1) Questo Parlamento ed i precedenti votati con tale sistema sono ancora legittimi?

2) Le due elezioni di Napolitano del 2006 e del 2013, avutesi con il "Porcellum", valido fino alla pubblicazione della sentenza ma da oggi incostituzionale, son valide?

Oppure abbiamo anche un Presidente della Repubblica incostituzionale?

3) I governi che si sono succeduti dal 2006 ad oggi (Prodi, Berlusconi, Monti e Letta compreso) sono Costituzionali?

4) I partiti rimasti fuori dal Parlamento e con essi i tanti che li hanno votati e che non hanno visto riconosciuta la validità del loro voto - causa la soglia di sbarramento introdotta con la legge in decadenza per vizio di incostituzionalità - hanno diritto di entrare nei Palazzi del Potere?

5) Le varie leggi liberticide ed anticostituzionali, prendo a caso il Salva Banche di Monti, la Riforma delle Pensioni che prende il nome di Fornero, la riforma del Lavoro sempre di Monti / Fornero e tante altre leggi sono ancora legittime e sopratutto Costituzionali?

6) La ratifica del Mes, del Fiscal Compact e le varie modifiche alla Carta, sempre dal 2006 in poi, sono Costituzionali?

Ovviamente le domande da porsi e da porre sono tante. In quanto in otto anni di danni i nostri nominati ne han fatti non pochi...

Comunque, nel caso di una risposta affermativa, ai quesiti posti sopra, il problema non viene a porsi.

In quanto, i nostri parlamentari pur essendo stati nominati con legge elettorale incostituzionale, avrebbero agito nell'ambito della legalità e della Costituzione(?)...

Su quest'ultimo pensiero mi sorge una nuova domanda:

Si può agire nell'ambito della Costituzione se si è nominati con una legge incostituzionale?

Non faccio il costituzionalista quindi non so rispondere... Da persona che usa il cervello dico di no... Ma è la mia misera e sola opinione!

Quindi attendo che i nostri "saggi" facciano uscire il nuovo coniglio (morto) dal cilindro (rotto)...

Che altro dire su questo punto?

Quasi nulla. E' solo giusto ricordare che Napolitano ha ed aveva avvertito ed esortato le Camere, dei nominati, del pericolo per tempo.

Effettivamente li aveva sollecitati più volte di cambiare la legge prima che la Corte, che ha fatto di tutto per non farlo - si veda la bocciatura dei referendum sullo stesso tema per presunti vizi di forma - si esprimesse.

Se poi sono una massa di incapaci la colpa è solo ed unicamente loro!

Per contro il vero problema si verrebbe a porre nel caso in cui dal 2006 ad oggi tutte queste riforme in quanto perpetrate da un Parlamento nominato con legge incostituzionale dovessero perdere di legittimità...

Sarebbe bello ritrovarsi tutto di botto il sistema pensionistico sociale pre - Fornero, riavere l'Articolo 18 dei lavoratori, riappropriarsi di tutti quei diritti distrutti dai quei partiti (si legga nominati) che votavano e votano le fiducie a gogò, ben sapendo che tanto non dovevano, fino ad oggi, rispondere delle loro malefatte a nessuno.

Avere l'annullamento dei vari trattati straccia Sovranità Nazionale a favore dei potentati di Bruxelles - Germania in testa...

Ammetto che quanto ho appena scritto sarebbe disastroso per una classe politica nominata, incapace e corrotta che al bene del proprio Paese e Popolo ha anteposto la Finanza e la perdita di sovranità pur di avere poltrone e danari.

Mentre sarebbe la giusta, anche se tardiva e minima ricompensa per una popolazione, la Nostra, che ha dovuto subire ogni sorta di angheria a causa di questa gente, effettivamente non eletta e delegata da nessuno!

Va anche detto che la Corte, causa incapacità dei nominati, è stata suo malgrado costretta ad aprire il vaso di Pandora...

Chiudo citando il vecchio proverbio che diceva:

"Chi è causa del suo mal pianga se stesso!"



Sull'Euro sì o no...


Noto, leggendo i giornali e guardando la tv, che l'eventualità, peraltro remota, di un referendum pro o contro Euro, fa paura ai poteri forti...

Infatti sono già partite le campagne di terrorizzazione di massa...

Sia i Banchieri che i Politici, di ogni razza e risma, sono partiti alla difesa della moneta morta. Prospettando scenari apocalittici per la popolazione, ad esempio: "Tassi di interesse a doppia cifra, aumento dei prezzi a dismisura, aumento della disoccupazione (come se adesso fosse in ribasso ed il lavoro ci fosse per tutti) ecc. ecc."

Prendo ad esempio i tassi sui mutui (tassi di interesse), visto che sono quelli che fanno più paura.

Mi par di ricordare che quando avevamo la Lira gli stessi non erano a doppia cifra e non ci sono mai arrivati.

Anzi mi ricordo che erano inferiori al 5 - 7% annuo e che la doppia cifra quella oltre il 10%, la si è raggiunta proprio con l'adozione dell'Euro...

Ma si sa, la memoria del popolino è sempre corta.

Poi se lo dice il banchiere, che ha tutto da guadagnarci mentendo conscio di mentire, in televisione per la maggior parte degli ascoltatori è verità rivelata.

Perder tempo ad andare a riguardarsi un po' di dati prima dell'introduzione dell'attuale moneta costa effettivamente troppa fatica! Equivarrebbe ad informarsi ed a usare il cervello!

In tutti i casi, sono convinto che un eventuale referendum (per chi lo teme, non si faccia venire dubbi, non ci sarà) sancirebbe la tenuta e permanenza della moneta che ci ha portato allo stato attuale.

Ci sono troppi media asserviti e troppi interessi di parte contro il popolo per avere eventuali pesi e contrappesi che potrebbero dare un idea chiara e giusta e quindi portare le persone a fare una scelta ponderata sugli eventuali pro o contro...

Alla peggio ci sarebbe una campagna, anzi c'è già e la sto brevemente descrivendo, messa su ad arte per portare il popolo a temere un'uscita dall'Euro!

Detto ciò, pur nella convinzione che l'Euro verrebbe mantenuto nostro malgrado, mi chiedo:

se la sola idea non fa paura anzi non terrorizza, come mai è già cominciata questa campagna terroristica a difesa di una moneta e di una finanza che in poco più di 10 anni dalla sua adozione ha creato solo danni e guai?

Altra cosa, come mai ci sono fasce della popolazione stessa che sono pronte a difenderla? Ignoranza? Paura? Convinzione che pur essendo una scelta disastrosa è l'unica perseguibile?

Le risposte che ad ora mi sovvengono sono simili: Interessi di parte!

E' ovvio che chi con l'Euro ci ha guadagnato e tanto, a scapito di tutti gli altri, voglia mantenere lo status quo e, quindi, tema un ritorno ad una valuta nazionale e con essa alle valute nazionali...

Su questo punto è molto probabile che l'uscita di una nazione, porterebbe un effetto domino verso tutte le altre che, a loro volta, tornerebbero alle loro valute precedenti o ne creerebbero delle nuove...

Certo sarebbe un salto nel buio, ma allo stato attuale, tolte le fantomatiche luci fulminate in fondo ai fantomatici tunnel, le differenze fra il mantenere una valtua estera gestita da privati ed una valuta statale gestita dallo e dagli Stati non sono accostabili...

A mio avviso, l'unica certezza è che la tenuta dell'Euro, così com'è oggi, vuol dire la fine economica e civile dei popoli, con una probabile se non conseguente rivolta armata (non è detto che parta in Italia, anzi lo ritengo improbabile).

Per contro, tornare ad una valuta propria potrebbe significare con le giuste politiche interne (ed estere) ridare una speranza ad una popolazione a mio avviso vicina al punto di non ritorno...