Mancanza di credibilità Internazionale - In difesa del ministro Giulio Terzi
Vorrei spendere due parole a difesa del nostro ministro degli esteri Giulio Terzi che in questi giorni è attaccato da ogni lato a causa della vicenda indiana e della purtroppo drammatica vicenda del fallito blitz inglese per il salvataggio degli ostaggi. Ora è cosa nota che io non parteggi e non abbia mai parteggiato per il Governo Monti / Napolitano, e ci tengo a rimarcarlo, ma a mio parere in questo caso la mancanza di credibilità internazionale che pesa come un macigno sul nostro Paese ha radici molto ma molto lontane. Quelle stesse radici che hanno portato ad un certo punto lo spread a 575 punti base sul titolo di riferimento tedesco ed alle dimissioni (volute da Napolitano - e dal rischio di un definitivo quanto certo crollo in borsa di Mediaset - e non dal parlamento) del precedente governo Berlusconi. La situazione di oggi - se si vuole essere onesti - non è colpa dell'attuale governo e del ministro oggi preposto a gestire la Farnesina.
Ora mi spiace che il Pdl e la Lega si affannino a farsi belli dicendo che la colpa è dovuta dall'incapacità di Terzi - che è ex ambasciatore negli Stati Uniti e console di lungo corso - dimentichi di tutti gli errori e degli scandali nazionali ed internazionali che hanno commesso dal 2008 anno in cui si è insediato il IV governo Berlusconi ad oggi.
Anzi è lodevole - e qui sono onesto - lo sforzo che sta facendo questo governo in ambito Internazionale (e rimarco Internazionale) per far riprendere all'Italia e agli Italiani il peso politico ed anche economico che all'Estero ci meritiamo e che eravamo riusciti a costruirci dal dopoguerra fino all'era Berlusconi. Ho rimarcato Internazionale perchè in politica Interna l'azione del governo è pavida con i forti ed iniqua con i deboli. Ma per l'ultima affermazione, come per tutto lo scritto del resto, sono questioni di punti di vista.
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